Vicovaro comune | |||
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La chiesa di San Pietro | |||
Localizzazione | |||
Stato | Italia | ||
Regione | Lazio | ||
Città metropolitana | Roma | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Fiorenzo de Simone (lista civica , PD ) dal 25-5-2014 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 42°01′04.15″N 12°53′48.88″E Coordinate : 42°01′04.15″N 12°53′48.88″E (Mappa ) | ||
Altitudine | 300 m s.l.m. | ||
Superficie | 35,94 km² | ||
Abitanti | 3 782[1] (31-8-2020) | ||
Densità | 105,23 ab./km² | ||
Frazioni | Sancosimato, Cerreto, Pratarelle | ||
Comuni confinanti | Castel Madama , Mandela , Roccagiovine , Sambuci , San Polo dei Cavalieri , Saracinesco , Tivoli | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 00029 | ||
Prefisso | 0774 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 058112 | ||
Cod. catastale | L851 | ||
Targa | RM | ||
Cl. sismica | zona 2B (sismicità media) [2] | ||
Cl. climatica | zona D, 1 891 GG [3] | ||
Nome abitanti | vicovaresi | ||
Patrono | sant'Antonio Abate | ||
Giorno festivo | 17 gennaio | ||
Cartografia | |||
Vicovaro | |||
Posizione del comune di Vicovaro nella città metropolitana di Roma Capitale | |||
Sito istituzionale | |||
Vicovaro (Vicuàru in dialetto locale [4] ) è un comune italiano di 3 782 abitanti[1] della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio .
Vicovaro sorge a 300 metri di altezza sul livello del mare , sulle propaggini meridionali dei monti Lucretili . Il territorio comunale è attraversato anche dai monti Tiburtini . L'Aniene scorre nel territorio comunale.
L'insediamento umano all'interno dell'attuale comune di Vicovaro risale ad epoca preistorica : nei dintorni del paese furono rinvenuti, nel 1912 , resti del Neolitico - Bronzo finale.
L'abitato contemporaneo sorge nella località stessa dell'antica Varia . La sua posizione sulla grande arteria che metteva alla pianura di Roma , procurò a Varia ripetuti attacchi di Longobardi che nel 589 e nel 593 la saccheggiarono. Ma furono i Saraceni che nell'877 vi resero impossibile la permanenza degli abitanti. La vecchia località venne allora abbandonata e solo nel sec. XII, a invasioni finite, sulle rovine cadenti tornò a formarsi un modesto villaggio, cui troviamo dato il nome di Vico Varie , da cui Vicovaro . Nel 1191 Celestino III donò Vicovaro agli Orsini , conti di Tagliacozzo e Albe , che lo fortificarono e lo ampliarono, facendone il vero antemurale di Roma. Nel castello Valde forte di Vicovaro Alessandro VI ebbe nel 1494 un convegno con Alfonso II di Aragona che si vedeva minacciato dalle mire di Carlo VIII; nel 1503 Vicovaro resistette agli assalti del Valentino; ma venne preso nel 1556 dal duca d'Alba viceré di Napoli , alleato dei Colonna contro il papa, che lo recuperò nel 1577. Nel 1672 cessò a Vicovaro il dominio degli Orsini e con esso ebbe termine l'importanza militare della località. Lelio Orsini vendette la terra a Paolo e Ferdinando Bolognetti che ne furono gli ultimi signori.
Antecedentemente il XVIII secolo il paese viene chiamato "Vicus Varronis ", "Vicus Vari " o "Vicus Valerius ".
Lo stemma del Comune di Vicovaro è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 14 maggio 2001.[5]
«Campo di cielo , alla torre d'argento, murata di nero, finestrata di due dello stesso, chiusa con porta di nero alzata, merlata alla ghibellina di tre, aderente al lembo destro dello scudo, fondata in punta, unita al ponte di tre archi d'argento, murato di nero, unito a sinistra al lembo dello scudo, fondato sulla massa d'acqua di azzurro, fluttuosa di argento, fondata in punta, esso ponte sostenente l'orso ritto, di nero, rivoltato, con le zampe anteriori protese verso la rosa di rosso, gambuta di verde, il gambo nodrito nel ponte e fogliato di quattro, dello stesso. Ornamenti esteriori da Comune.» |
(D.P.R. 14.05.2001 concessione di stemma e gonfalone ) |
Medaglia d'argento al merito civile | |
«Piccolo centro, occupato dalle truppe tedesche in ritirata, veniva sottoposto a violente razzie ed efferate rappresaglie che provocarono numerose vittime civili. La cittadinanza sopportava con coraggio e dignitosa fierezza le violenze naziste rendendosi protagonista di vari episodi di solidarietà e di resistenza all'oppressore.» — Vicovaro (RM), 1943 - 1944 |
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Mentre all'esterno ospita un'edicoletta con un dipinto raffigurante San Benedetto vestito da abate con un mano un libro con su scritto: BENEDICTUS QUI VENIT IN NOMINE DOMINI .
Charles Guillaume Alexandre Bourgeois (16 December 1759 ? 7 May 1832) was a French physicist and painter .
As a painter, he's known by his gray camaïeux ; some of his portraits are in the Musée du Louvre .
As a physicist, he was an important optician. His two main works are:
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