Savinio Labo' 1899-1976 - Premio Marzotto

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Venditore: archiviodel900 ✉️ (99) 100%, Luogo in cui si trova l'oggetto: Roma, IT, Spedizione verso: IT, Numero oggetto: 225552755555 SAVINIO LABO' 1899-1976 - PREMIO MARZOTTO. SAVINIO LABO'ARTISTA MILANESE (1899-1976) ha esposto 3 volte alla Biennale di Venezia e alla maggiori esposizioni italiane, Premio Marzotto, esposto alla Galleria d'Arte Modena di Milano Primo di quattro figli, nacque il 9 febbr. 1899 a Milano da Oreste, scultore di origine piacentina. Ricevuti i primi insegnamenti dal padre, il L. completò la sua educazione artistica alla Scuola di alto artigianato del Castello Sforzesco, dove segui i corsi di lavorazione del vetro. Dopo la parentesi della guerra (combatté sul Montello nel 1918), continuò gli studi all'Accademia di Brera sotto la guida di A. Alciati. Esordi nel 1921 alla II Mostra autunnale degli Amici dell'arte di Varese, dove si distinse con l'opera Alba di matrice naturalistica e influenzata dalla tradizione luministica lombarda di fine Ottocento. Due anni dopo partecipò alla Mostra dei concorsi dell'Accademia di Brera tenutasi al palazzo della Permanente di Milano. Un peso sulla sua formazione ebbero i viaggi compiuti a metà degli anni Venti in Francia; a Parigi nel 1927 il L. partecipò con quattro dipinti all'Exposition des artiste milanais (La Revue moderne des arts et de la vie, 15 marzo 1927, in De Grada, p. 258). Arricchendo il linguaggio postimpressionista di caratteri novecentisti e d'inflessioni chiariste, giunse a una pittura illustrativa di acceso cromatismo, funzionale alle specifiche richieste della Società anonima Quartiere Nord Milano, poi Aedes, che nel 1929 commissiono all'artista due dittici raffiguranti la nuova area di espansione della ditta (Vista di viale Zara con tramvai, Veduta con cavalcavia, tramvai e calesse, Cortile antico con pavone, Veduta di Mirabello: collezione Aedes spa, Milano). Dal 1930 partecipò alle esposizioni milanesi della Società per le belle arti ed esposizione permanente, di cui divenne membro, ottenendo riconoscimenti significativi come il premio Sallustio Fornara alla Primaverile del 1938 (Paese lombardo, 1937: Galleria d'arte moderna, Milano); mentre arrivò alla selezione finale nel concorso nazionale "Ritratti di medaglie d'oro", indetto nel 1935 dalla regina Margherita per commemorare gli eroi della guerra del 1915-18, con il dipinto raffigurante il soldato Roberto Cozzi (Roma, Museo del Risorgimento), che fu scelto per la Galleria della Vittoria di Roma. All'inizio degli anni Trenta risale la prima collaborazione del L. in ambito teatrale: in seguito a un concorso bandito dall'Ente autonomo della Scala, nel 1933 realizzò bozzetti e scene per il secondo atto dell'Aida di G. Verdi e l'anno seguente partecipò all'allestimento della Favorita di G. Donizetti. Appassionato di musica, avviò un duraturo rapporto di collaborazione con il teatro alla Scala, realizzando bozzetti e scene per i Balletti sinfonici della Scala del 1941 e 1942 e gli allestimenti per la Turando di G. Puccini, questi ultimi andati distrutti a causa della guerra nell'agosto 1943 insieme con lo studio dell'artista in via Pasubio. Seguirono le scenografie del Trovatore di Verdi (1943) e della Madama Butterfly di Puccini (1944); i figurini per l'Arlecchino di F. Busoni (1943-44); le scene per la Gioconda di A. Ponchielli, rappresentata nel 1945 e nel 1947; i bozzetti e le scenografie della Carmen di G. Bizet (1946 e 1947); l'allestimento per il balletto // cappello a tre punte di M. De Falla (1948). L'ultima collaborazione fu con l'Arena di Verona, per la quale disegnò nel 1950-51 la scenografia della Forza del destino di Verdi. La partecipazione alle Biennali di Venezia del 1940 e 1942 e al terzo premio Bergamo del 1941 (Paesaggio: lago Maggiore, già a Brescia, collezione Bignetti, ripr. in Il premio Bergamo, p. 221) segnò l'affermazione professionale del Labò. Presente per la terza e ultima volta all'esposizione veneziana nel 1948, dopo il 1953 iniziò a partecipare alla Biennale nazionale di Milano ed entrò in contatto con gli Artisti di Bagutta. Con loro espose nel 1949, nel 1952 al circolo della stampa di Torino e Milano e nel 1958 alla galleria del Baguttino a Milano Contemporaneamente, dopo aver insegnato per sette anni composizione alla Civica Scuola superiore d'arte applicata presso il Castello Sforzesco (1943-49), ottenne la cattedra di disegno al liceo artistico, un tempo annesso all'Accademia di Brera, dove rimase fino a pochi anni prima della morte. Il decennio successivo vide il L. impegnato in diversi lavori di decorazione, oggi tutti dispersi. Si devono citare i pannelli del 1950 per il ristorante Savini di Milano, il mosaico per la Società immobiliare Massimo a Missaglia, i dipinti del 1955 (Vecchia Napoli, Settecento veneziano) per il ristorante La mascherina a Londra, dove aveva già portato a termine una simile impresa decorando la sala di un altro ristorante, quello del napoletano S. La Renna, con vedute di scene italiane andate distrutte durante la guerra. Dopo il premio del Consiglio dei ministri vinto nel 1951 all'Esposizione d'arte italiana contemporanea di Ravenna, il L. si distinse al concorso di pittura Marzotto del 1956, aggiudicandosi un premio acquisto con la Spiaggia (ripr. in De Grada, tav. 30). Fu invitato per la prima volta alla VII Quadriennale di Roma nel 1955-56, mentre alla XXI Biennale milanese, della cui commissione artistica era membro, ottenne un premio acquisto del Comune con un Paesaggio (1959: Milano, Galleria d'arte moderna). Incluso nella mostra retrospettiva "Cinquant'anni d'arte a Milano dal divisionismo ad oggi" (catalogo a cura di R. Taccani, Milano 1959) tenutasi al palazzo della Permanente, nel 1959 espose un Paesaggio lagunare del 1937 e due opere più recenti, Ragazzi in barca (1957) e Il terrazzino (1958), caratterizzate, all'interno della salda costruzione compositiva e tonale, da una maggiore scioltezza del segno. MISURE cm 18x15 SAVINIO LABO' ARTIST FROM MILAN (1899-1976) exhibited 3 times at the Venice Biennale and major Italian exhibitions, Premio Marzotto, exhibited at the Galleria d'Arte Modena in Milan The first of four children, he was born Feb. 9, 1899 in Milan to Oreste, a sculptor of Piacenza origin. Receiving his early teachings from his father, L. completed his artistic education at the School of High Craftsmanship at Castello Sforzesco, where he took courses in glassmaking. After the interlude of the war (he fought on Montello in 1918), he continued his studies at the Brera Academy under A. Alciati. He made his debut in 1921 at the II Autumn Exhibition of the Friends of Art in Varese, where he distinguished himself with the work Alba with a naturalistic matrix and influenced by the Lombard luministic tradition of the late 19th century. Two years later he participated in the Brera Academy's Exhibition of Competitions held at the Palazzo della Permanente in Milan. An influence on his training were the trips he made in the mid-1920s to France; in Paris in 1927 the L. participated with four paintings in the Exposition des artiste milanais (La Revue moderne des arts et de la vie, March 15, 1927, in De Grada, p. 258). Enriching the postimpressionist language with Novecentist features and chiarist inflections, he arrived at an illustrative painting of vivid chromaticism, functional to the specific demands of the Società anonima Quartiere Nord Milano, later Aedes, which in 1929 commissioned the artist to paint two diptychs depicting the company's new expansion area (View of Viale Zara with tramway, View with overpass, tramway and buggy, Ancient courtyard with peacock, View of Mirabello: Aedes spa collection, Milan). From 1930 he took part in the Milan exhibitions of the Society for Fine Arts and Permanent Exhibition, of which he became a member, obtaining significant awards such as the Sallustio Fornara prize at the Primaverile of 1938 (Paese lombardo, 1937: Galleria d'arte moderna, Milan); while he reached the final selection in the national competition "Portraits of Gold Medals," called in 1935 by Queen Margherita to commemorate the heroes of the 1915-18 war, with the painting depicting the soldier Roberto Cozzi (Rome, Museo del Risorgimento), which was chosen for the Galleria della Vittoria in Rome. L.'s first theatrical collaboration dates back to the early 1930s: following a competition announced by the Ente Autonomo della Scala, in 1933 he produced sketches and scenes for the second act of G. Verdi, and the following year he participated in the staging of G. Donizetti's La Favorita. Passionate about music, he began a lasting relationship with the Teatro alla Scala, producing sketches and sets for the Symphonic Ballets of La Scala in 1941 and 1942 and the sets for G. Turando. Puccini, the latter of which were destroyed due to the war in August 1943 along with the artist's studio on Via Pasubio. This was followed by the sets for Verdi's Trovatore (1943) and Puccini's Madama Butterfly (1944); the sketches for F. Busoni's Harlequin (1943-44); the sets for A. Ponchielli's Gioconda, performed in 1945 and 1947; the sketches and sets for G. Bizet's Carmen (1946 and 1947); and the staging for M. De Falla's ballet // three-pronged hat (1948). His last collaboration was with the Arena of Verona, for which he designed the set design for Verdi's Forza del destino in 1950-51. Participation in the Venice Biennales of 1940 and 1942 and in the third Bergamo Prize in 1941 (Landscape: Lake Maggiore, formerly in Brescia, Bignetti collection, ripr. in Il premio Bergamo, p. 221) marked the affirmation Labò's professional achievement. Present for the third and last time at the Venetian exhibition in 1948, after 1953 he began participating in the Milan National Biennial and came into contact with the Bagutta Artists. With them he exhibited in 1949, in 1952 at the Turin and Milan press circles and in 1958 at the Baguttino gallery in Milan At the same time, after teaching composition for seven years at the Civica Scuola superiore d'arte applicata at the Castello Sforzesco (1943-49), he obtained the chair of drawing at the art high school, once attached to the Brera Academy, where he remained until a few years before his death. The following decade saw L. engaged in several decorative works, all of which are now dispersed. Mention should be made of the 1950 panels for the Savini restaurant in Milan, the mosaic for the Massimo Real Estate Company in Missaglia, and the 1955 paintings (Old Naples, 18th-century Venetian) for the La mascherina restaurant in London, where he had already accomplished a similar feat by decorating the hall of another restaurant, that of the Neapolitan S. La Renna, with views of Italian scenes that were destroyed during the war. After the Council of Ministers prize he won in 1951 at the Esposizione d'arte italiana contemporanea in Ravenna, L. distinguished himself at the 1956 Marzotto painting competition, winning a purchase prize with Spiaggia (ripr. in De Grada, tav. 30). He was first invited to the VII Quadriennale in Rome in 1955-56, while at the XXI Milan Biennial, of whose artistic commission he was a member, he won a City purchase prize with a Landscape (1959: Milan, Galleria d'arte moderna). Included in the retrospective exhibition "Cinquant'anni d'arte a Milano dal divisionismo ad oggi" (catalog edited by R. Taccani, Milan 1959) held at the Palazzo della Permanente, in 1959 he exhibited a Lagoon Landscape from 1937 and two more recent works, Boys in a Boat (1957) and The Little Terrace (1958), characterized, within the firm compositional and tonal construction, by a greater fluency of sign. MEASURES cm 18x15
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