UN OTTIMO LAGREIN BASE DALLA CANTINA CONVENTO MURI GRIES
IL SUO ABTEI RIS E' SEMPRE TRA I TOP DELLA TIPOLOGIA
QUESTO BASE GIA' ESPRIME LA FRESCHEZZA, IL FRUTTO E LA GRANDE BEVIBILITA' DI QUESTO VITIGNO
QUALITA' PREZZO OK
Mainrado II di Gorizia - Tirolo (+1295) risiede come principe autonomo nel Castello di Gries che già intorno 1200 era dotato di un possente mastio, tuttora conservato all'interno della torre campanaria. Il duca Leopoldo, governatore del Tirolo, dona il castello nel 1407 ai canonici Agostiniani, il cui monastero fu travolto da un'alluvione. Nell' 1416, l'antica cappella del castello cede il posto ad una chiesa gotica a due navate la quale perde però la sua funzione nel 1788 in seguito alla costruzione della nuova chiesa barocca.
Il 1845 è l'anno di nascita di Muri-Gries: i Benedettini, cacciati del monastero Muri nel cantone svizzero, ricevuto in donazione 1027, prendono alloggio nel monastero di Gries. Si apre un nuovo capitolo nella storia secolare del castello e monastero di Gries: la storia di Muri-Gries
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La cantina conventuale: un tempo. . . Con l'arrivo dei Padri Benedettini di Muri nel 1845 si apre un nuovo capitolo nella storia viticola del monastero di Gries. I monaci applicano la tradizione regola benedettina "ora et labora" anche nei vigneti conventuali. La cantina di Muri-Gries apre le sue porte all'inizio del 20° secolo. Le prime vendite di vino sfuso attraverso il Brennero e raggiungono i paesi germanofoni. Ha inizio la vendita di vino sfuso: nelle antiche cantine maturano vini pregiati quali il Santa Maddalena ed il Malvasia, il Lagrein Kretzer ed il Pinot Grigio (Ruländer). | |
. . . e oggi
Nel 1968, la cantina conventuale affronta una svolta decisiva: per la prima volta l'imbottigliamento dei vini di produzione propria avviene all'interno della cantina di Muri-Gries. La classica vendita di vino sfuso persiste ancora per alcuni anni soprattutto sul mercato locale sudtirolese. Sempre di più si impone però un concetto coerente di qualità. Nel 1985, il Lagrein sale definitivamente in vetta alla gerarchia dei vini della cantina conventuale. Il Lagrein inizia a mostrare il suo vero profilo. Muri-Gries riconosce i valori degli antichi e spesso trascurati vitigni locali, rianimando la consapevolezza della propria tradizione. Puntare sulla qualità dei propri vitigni e sfruttare le proprie risorse: sono questi gli elementi che faranno il successo della cantina conventuale. Muri-Gries è oggi una classica azienda produttrice di vino rosso con l'85% di vini rossi ed il 15% di vini bianchi. Nell'ambito dei vini rossi , il Lagrein (80%) è nettamente predominiante. Il resto si suddivide su Schiava, Santa Maddalena, Lago di Caldaro Scelto, Pinot nero e Moscato rosa. Per quanto riguarda i vini bianchi, meritano particoalre attenzione il Pinot bianco, il Pinot Grigio (Ruländer), il Chardonnay e il Gewürztraminer (Traminer aromatico). Oggi, oltre il 90% della produzione è costituito da vini di qualità venduti nelle bottiglie da 0,75 litri.
Dal 1788, ovvero del trasferimento dall' antica chiesa gotica alla nuova chiesa di barocco, i vini di Muri-Gries sono conservati all' interno delle mura venerabili dell'antica residenza dei canonici Agostiniani. Qui, nel cuore dell'impianto conventuale, si rivive la tradizione e si riscopre la storia. Da secoli, tutto ruota intorno al vino. Nel cortile interno si trova un grande torchio in legno del 1549 - è espressione del compito e dell' impegno assunto dai responsabili della cantina di Muri-Gries. Tecniche di vinificazione moderni si inseriscono in modo armonioso nelle antiche mura del convento. Nell'antica chiesa è ubicata la cantina di fermentazione nonchè le botti in acciaio inossidabile per la conservazione. Nell'antica cantina del castello del 13° secolo sono conservati i grandi botti in legno e le barrique. Metodi di lavorazione tradizionali e rigorosi si uniscono a tecniche di vinificazione moderni - con la rinuncia consapevole di molte finezze di quest'ultime - per citare soltanto alcuni dei principi fondamentali della filosofia enologica di Muri-Gries. La parola al vino! Mediante l'aiuto dei suoi collaboratori, il maestro cantiniere crea le condizioni necessarie affinchè il vino possa esprimere al meglio. |