PINUS PINEA - PINO DOMESTICO, 10 SEMI SELEZIONATI
Il pino domestico è un albero della famiglia delle Pinacee, diffuso nel bacino del Mediterraneo, specialmente sulle coste settentrionali, in particolare lungo le coste italiane, dove forma vasti boschi (pinete). Questo albero è stato insignito dell'Award of Garden Merit da parte della Royal Horticultural Society. Portamento arboreo; alto fino a 25 metri, solitamente 12–20 m. Ha un portamento caratteristico, con un tronco corto e una grande chioma espansa a globo, che col tempo diventa sempre più simile a un ombrello. Il fusto può esser rettilineo o lievemente curvo, il più delle volte si biforca a varie altezze in rami secondari, determinando anche così la dimensione del fusto alla base: maggiori biforcazioni corrispondono, solitamente, a una base più ampia. Spesso, infatti, potature massicce corrispondono a tronchi estremamente sottili e snelli, flessibili ai venti ma incapaci di resistere a carichi pesanti, come la neve. Ritidoma Il ritidoma è spesso, marrone-rossiccio, fessurato in placche verticali. Le foglie sono costituite da aghi, flessibili e di consistenza coriacea per la cuticola spessa, in coppie di due e sono lunghi da 10 a 20 cm (eccezionalmente 30 cm). Le gimnosperme tutte, e così il Pino domestico, non producono fiori, ma sporofilli. Il Pino domestico vede maturare gli sporofilli tra aprile e maggio. Macrosporofilli: sono rossi, e crescono all'estremità dei nuovi germogli. Microsporofilli: sono giallo-arancione, più evidenti di quelli femminili, posti alla base del germoglio. Gli strobili, anche detti pigne, sono lunghi 8–15 cm, ovoidali e grandi. Impiegano 36 mesi per maturare, più di qualsiasi altro pino. Si aprono a maturità per far uscire i semi. Questi ultimi, i pinoli (chiamati in inglese pine nuts e in spagnolo piñones), sono grandi, lunghi 2 cm, di color marrone chiaro con un guscio coperto da una guaina scura che si gratta con facilità e hanno una rudimentale aletta di 5 mm che va via facilmente. Il vento non ha effetto per trasportare i semi, che vengono dispersi dagli animali, tipicamente dagli uccelli, ma oggi perlopiù dall'uomo. Vive nelle zone costiere mediterranee; l'areale originario si trovava probabilmente in Corsica e Sardegna, ma è stato coltivato da quasi 6000 anni per i semi che sono anche diventati merce di scambio. Forma boschi litoranei dette pinete, dove vive in associazione con altre piante della macchia mediterranea. Predilige terreni rocciosi vulcanici a reazione acida, anche scogliere in zone litoranee o interne. Diffuso in terreni vulcanici planiziari e collinari profondi (terreni pozzolanici a Roma e Napoli), ricchi e ben drenanti dove ha un tasso di crescita molto elevato. Non si adatta bene in zone troppo umide e con terreni argillosi e pesanti (rischio di clorosi ferrica e crescita stentata) dove l'apparato radicale non si adatta sufficientemente ed è più soggetto a cadute in seguito a venti forti. Seppur resistente ai geli la sua struttura e il legno tenero dei rami non permettono a questa specie di sorreggere carichi nevosi sulla chioma con rischio di rotture di rami o, nei casi più gravi, con la caduta dell'albero stesso. In Italia è coltivato ovunque, ad eccezione delle zone montuose. Si è naturalizzato in Africa meridionale, dov'è considerato invasivo, e piantato comunemente in California, Australia e Europa occidentale, fino alla Scozia meridionale.
ISTRUZIONI DI GERMINAZIONE
Riempire un vaso con acqua tiepida e mettere a bagno i semi di conifere per un tempo che va da un minimo di 12 ad un massimo di 24 ore, al fine di ammorbidirne il tegumento . Scolarli poi e disporli in un solo strato all'interno di un contenitore di plastica . Coprirli quindi con torba umida . Posizionare il contenitore dei semi di conifere in frigorifero , avviando in tal modo la " stratificazione", processo che produce la germinazione attraverso l'esposizione al freddo . Ciò è molto importante in quanto la refrigerazione dei semi simula la stagione invernale nella quale essi si troverebbero ad affrontare il freddo all'aria aperta . Impostare la temperatura del frigorifero tra i 2° ed i 7° dando loro la temperatura ottimale per stratificare senza congelarsi . Mantenere i semi nel frigorifero per uno o due mesi. Allentare il terreno nel letto di semina con una pala e mescolarlo con del fertilizzante, poi t rascinare la punta della pala attraverso il terreno allentato per creare un solco di circa 1cm di profondità per seme e riempire il solco con torba umida . Da ultimo p iantare i semi abbastanza lontani l'uno dall'altro e ricoprirli con della terra Annaffiare con una frequenza tale da mantenere il terreno umido . Se il terreno si asciuga , i semi possono andare in letargo e non germinare. Con l'umidità corretta , i semi di conifere germineranno in circa 30 giorni .