Quest'opera di Scully va assunta nel suo doppio valore di trattazione completa della storia architettonica, e di documento originale della cultura americana oggi plû
avanzata. Dagli Insediamenti Indiani Pueblo, prime vere comunità urbane d'America, all'habitat di Rudolph per New York, Scully descrive un processo storico
di cui pone in luce le linee autoctone di continuità, sia sotto gli aspetti architettonici che sociologici, Accanto alle classiche figure di Jefferson, Richardson, Sulllivan,, Wrighte Kahn, altre personalitàdi architetti, come Furness, Ellel Saarinen. Hugh Ferris, Kevin Roche e Venturi trovano in questo libro caratterizzazione originale ed Inedita. La storia della città e degli edifici degli ultimi cent'anni trattata con la incisività operativa he ha fatto di Scully uno dei critici più stimolanti per i progettisti, al non manca, anche in questo libro, di indicare drammaticamente un irrinunciabile ruolo sociale. Vincent Scully. professore di storia dell'arte alla Yale .University, uno del maggiori storici americani di architettura e certamente il critico che ha avuto maggiore Influenza sulle nuove generazioni anche in Italia, Di origine irlandese, sl formato nelle università prestigiose della lvy League, ha viaggiato e viaggia spesso per tutto il mondo, è in contatto con gli ambienti intellettuali plù avanzati ( amico di Rauschemberg e di Oldenburg). Suo figlio, architetto, ha studiato anche a Roma presso l'Accademia americana Particolarmente noti in Italia sono i suol libri su Wright (Saggiatore, 1960), sull'architettura moderna (Rizzoli, 1963)e su Kahn (Saggiatore, 1963). Quest'ultimo libro ha conferito all'architetto lettone la fama di maestro In tutto il mondo. Successivamente, con la sua prefazione al Complexity and Contradiction di R. Venturi (Museum of Modern Art, New York 1966), Scully ha tentato il lancio di un nuovo tipo, demitizzato, di maestro