RICORDI DI UN CORRISPONDENTE DI GUERRA - RSI Cp Propaganda 1943-1945

ATTILIO VIZIANO RICORDI DI UN CORRISPONDENTE DI GUERRA La storia di un operatore della C.O.P. 1943-1945 264 pagine, oltre 300 foto in b/n, 16,5x24, brossura, Marvia Edizioni 2008

Dalla Premessa di Carlo Cucut Ho iniziato a scrivere questo libro per una serie di casualità che non avrei mai immaginato potessero accadere. Tutto nasce da un amico, con il quale condivido la comune passione per la storia militare, in particolar modo per il periodo bellico relativo alla seconda guerra mondiale, che mi invita a recarmi presso un certo negozio di Genova, perché il titolare possiede delle belle fotografie di Reparti delle Forze Armate della R.S.I.; vado ed infatti ne trovo di belle e molto interessanti. Dopo un po’ di tempo però di nuove fotografie non ce ne sono più, ma sempre tramite l’amico comune riesco a rintracciare il fotoreporter e, caso più unico che raro, scopro che è un appassionato di storia militare come il sottoscritto, anche se il suo interesse riguarda la Prima Guerra Mondiale. Con Roberto, questo il nome del fotoreporter, ci troviamo alcune volte a disquisire sulle fotografie, che ha sviluppato da rullini originali di oltre sessanta anni fa, a cercare di decifrare il luogo e il reparto immortalato o una ipotetica data dello scatto, o ancora a studiare come sia possibile rendere questa scoperta, così preziosa, usufruibile anche ad altri appassionati e studiosi. E qui salta fuori il coniglio dal cilindro. I rullini sono arrivati a Roberto direttamente dal fotoreporter che li ha scattati durante la guerra!. Fantastica notizia. Il problema che si presentava era però molto semplice: chi è il reduce autore delle fotografie? “Tranquillo, è di Genova e lo conosco- mi dice Roberto - anzi più volte sono stato a casa sua ed ho registrato alcune interviste”. Beh, questo è il classico colpo di fortuna che capita poche volte nella vita di un appassionato di storia, soprattutto se la storia riguarda il periodo della R.S.I.. E così sono stato presentato al reduce: l’Ingegner Attilio Viziano. Questo incontro è stato per me un’autentica fonte di scoperte e di momenti molto intensi passati ad ascoltare, prendere appunti, discutere, verificare. Incontro con una persona squisita, dalla personalità molto forte e decisa, con un carattere che ancora oggi fa intravedere di che scorza fosse l’Uomo Viziano, il soldato, il corrispondente di guerra, il commilitone. Personalmente è stata una delle esperienze più esaltanti e arricchenti che abbia mai avuto modo di vivere. Dal punto di vista storico poi, l’incontro con l’Ing. Viziano, è stato estremamente interessante, soprattutto per un motivo. In anni di contatti con singoli reduci o Associazioni d’Arma, ho sempre avuto delle difficoltà a ricostruire un racconto organico per reparti, in quanto, vuoi per la parcellizzazione dei reparti vuoi per la quasi totale assenza di mezzi di collegamento, in molti casi non si sapeva nulla della compagnia dello stesso battaglione che era schierata nella valle contigua, quindi era quasi impossibile trovare delle testimonianze che non fossero quelle ristrette al piccolo tratto di fronte dove era dislocato il/i reduce/i. In questo caso, invece, ho avuto la possibilità di reperire testimonianze e documentazione che hanno interessato un arco temporale di svariati mesi, riguardante quasi tutti i fronti di guerra in Italia e in Europa, raccolte non da un soldato coinvolto direttamente nei combattimenti e quindi a rischio di poca obiettività, ma da un soldato che doveva guardare la guerra attraverso l’obiettivo di una macchina fotografica e munito solo di un taccuino sul quale raccoglie le impressioni da trasmettere alle varie redazioni giornalistiche. Uno sguardo distaccato, di chi non si è fatto coinvolgere in quella tremenda guerra fratricida, che era la guerra civile, e sotto la continua e massiccia offensiva delle truppe alleate che, di li a poco avrebbero sfondato le linee difensive italo-tedesche e vinto la guerra. Leggendo le testimonianze, gli articoli, le bozze, emerge negli scritti di Viziano una costante: al centro di ogni racconto c’è sempre la Persona, uomo o donna, soldato o bambino, non importa, il segno distintivo dei suoi articoli non è un resoconto di guerra fredda e crudele, ma quello di una persona che vive quel particolare momento della sua vita e cerca di sopravvivere non estraniandosi dal contesto nel quale è immerso, ma tentando di convivere con chi gli è vicino, e dividendo con gli altri la paura, la speranza, la fame, la morte, la rara tranquillità, i pochi momenti di spensieratezza. Il soldato Viziano è senza dubbio un corrispondente di guerra poco allineato alla stampa di regime, mai retorico, e sempre dotato di profonda umanità che trasmette a chi legge. Di fronte al materiale che ci ha messo a disposizione l’Ing. Viziano, abbiamo scelto di lasciare il maggiore spazio possibile alle fotografie e alle sue testimonianze, integrando, solamente, con brevi e succinte descrizioni, l’apertura dei capitoli e la storia dei reparti delle Forze Armate della R.S.I. che ha visitato, partendo dagli avvenimenti vissuti prima dell’armistizio per arrivare al capitolo conclusivo del ritorno a casa nel maggio del 1945. Riteniamo di aver assemblato un libro facilmente fruibile e che potrà essere utile strumento di approfondimento e riflessione agli appassionati e agli studiosi.

INDICE

Perchè questo libro di Massimo Zamorani Premessa di Carlo Cucut Premessa di Roberto Bobbio Al lettore … fino all’8 settembre G.U.F. – Poli La fronda L’espulsione dai G.U.F. Il 26 luglio La libertà riconquistata per Decreto Legge L’8 settembre Istituto “Umberto Maddalena” Il servizio militare nella R.S.I. La chiamata alle armi Il Centro fotocinematografico dell’Aeronautica Compagnia Operativa di Propaganda – C.O.P. La C.O.P. – Compagnia Operativa Propaganda Addestramento in Germania Il viaggio verso Heuberg L’addestramento in Germania – Heuberg Incontro con il Governo francese di Vichy Il Truppenubungsplatz Heuberg Divisione “Italia” In servizio nel centro Europa La grande avventura nel cuore dell’Europa in fiamme Quando il colosso piegò le ginocchio I nebbiogeni di Peenemunde Reparti nebbiogeni Varsavia: quell’indimenticabile odore L’ospedale da campo italiano E la mia mamma? Ritorno a Berlino E anche questa è andata bene Il rientro in Italia Dagli appunti di viaggio Le giornate milanesi del Duce Legione Autonoma Mobile “Ettore Muti” – LAM VIII B. N. “Aldo Resega” Sul fronte delle Alpi, Val Maira I rapporti degli alpini con la popolazione Cambio della guardia a quota 2800 Tormenta Ferdani Ferdinando – Medaglia d’Oro Btg. “Bassano” – 1° Rgt. Alpini Div. “Monterosa” 3° Gr. Artiglieria “Vicenza” – 1° Rgt. Art. Alpina Div. “Monterosa” Raggruppamento “Cacciatori degli Appennini” Sul fronte tirrenico della Linea Gotica Il viaggio verso il fronte Lo strano viaggio di nozze di un soldato “gallina” L’incontro con i soldati italiani al fronte I telefonisti del Gruppo “Pezzini” Artiglieri sul Cinquale – Zona d’operazione – Marzo Mattinata all’osservatorio Gruppo Artiglieria Difesa Costiera “Pezzini” Btg. “Brescia” - 2° Rgt. Alpini Div. “Monterosa” Il viaggio lungo il Po Batteria mista Vendetta Un militare malato 1a Divisione Antiparacadutisti e Contraerea “Etna” Compagnie autonome Militari italiani inquadrati nella Flak Gli ultimi combattimenti Il passaggio del Po La XVIII B.N. “Luigi Begon” Btg. “N.P.” – Divisione Xa 3° Gruppo Esplorante Arditi – Divisione F.M. “San Marco” Il ritorno a casa Uniformi A.N.R. Attrezzatura Fotografica Conclusioni Bibliografia