Bellissima litografia opera di Franco Angeli esponente maggiore della Scuola di Piazza del Popolo
Timbro a secco
Firmata in basso a destra a matita dall'Artista.
Aquila romana.
Prova d'artista di Franco Angeli
Periodo 1975 ca.
Dimensioni
Altezza cm 39
Larghezza cm 52
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Alessandro
L’opera è corredato da una bellissima cornice in legno coeva e protetto da vetro
FRANCO ANGELI
Franco Angeli ( Roma 1935 – 1988 )
Autodidatta, si accostò all'arte astratto-materica, sperimentando tecniche e materiali vari in una ricerca tesa a superare l'informale.
Fece parte della " Scuola di Piazza del Popolo " con Mario Schifano e Tano Festa .
Nel 1955 entra in contatto con lo scultore Edgardo Mannucci che frequenta fino al 1957 , amico di Alberto Burri . In quel periodo, infatti, si avvicina all'Arte informale di Alberto Burri di cui apprezza la capacità di utilizzo dei materiali e delle forme.
Angeli rimane profondamente affascinato dall’opera di quest’ultimo, tanto da riprenderne la matericità consunta dei Catrami .
Questi primi approcci con la pittura sono anche segnati dalla militanza nel Partito comunista: si iscrive al Partito Comunista Italiano , conoscendo nella sezione di Campo Marzio , prima Tano Festa e, successivamente, Mario Schifano con i quali condivide l'esperienza ed il dramma della guerra.
Abbandona questa posizione politica dopo l’invasione dell’Ungheria , dimostrandosi più vicino alla sinistra extraparlamentare e ai movimenti maoisti.
Nel 1959 espone le sue prime opere nella collettiva alla Galleria "La Salita" di Roma con Festa e Uncini.
Nell’autunno dello stesso anno compare insieme ad Agostino Bonalumi , Jasper Johns , Yves Klein , Robert Rauschenberg e Mimmo Rotella sulla rivista «Azimuth» , fondata da Piero Manzoni ed Enrico Castellani .
Frequenta, inoltre, in quegli anni il bar Rosati dove allaccia significativi rapporti con Renato Guttuso , Pino Pascali , Jannis Kounellis , Fabio Mauri . "Erano giovani, belli, talentuosi e sulle tele dipingevano ad armi pari con la New York della Pop Art , dove Andy Warhol muoveva i primi passi per conquistare il mondo...ma il, mondo dell'arte li conosce come i ragazzi di piazza del Popolo, sostenuti da galleristi visionari come Plinio De Martiis e da collezionisti appassionati come Giorgio Franchetti".
Nel 1960 partecipa alla collettiva 5 pittori. Roma 60: Angeli, Festa, Lo Savio, Schifano, Uncini a cura di Pierre Restany .
Angeli ritrae i frammenti della storia e sembra tenere traccia degli eventi contemporanei, dando vita a opere come O.A.S. (Tutti cattivi i tedeschi) o Cuba.
Nel 1963 espone nella collettiva 13 pittori a Roma alla Galleria La Tartaruga di Plinio De Martiis con una poesia di Nanni Balestrini. Nello stesso anno espone alla Galleria J di Parigi espone sue opere in una collettiva "L'Object Pressenti" a cui partecipano, tra gli altri, Bruce Conner , Christo , Kudo, Mauri, Todd a cura di Pierre Restany .
A giugno alla Galleria La Tartaruga presenta una serie di opere in cui la valenza del simbolo – scaduto, consueto o anche tragico – acquista una diversa dimensione augurale, ergendosi sul lascito dell’informale.
Nel 1964 , per la personale alla Galleria dell’Ariete di Milano del gennaio 1964 Angeli utilizza simboli ideologici stereotipati, tratti dall’arredo urbano, sintetizzando il carattere retorico e celebrativo dei reperti di una Roma eterna e capitale: «I miei primi quadri sono la testimonianza del contatto quotidiano con la strada. Vidi i Ruderi, le Lapidi, simboli antichi e moderni come l’Aquila, la Svastica, la Falce e Martello, obelischi, statue Lupe Romane, sprigionare l’energia sufficiente per affrontare l’avventura pittorica»
Nello stesso anno partecipa alla Biennale di Venezia presentato da Maurizio Calvesi esponendo le tele "La Lupa" e "Quarder Dollar", soggetti che caratterizzarono molte sue opere successive.