Filippo MOLA italiano, 1849-1918 Nipote del marchese Filippo Mola, di cui il futuro pittore rinnovava il nome per tradizione familiare, proveniva da una famiglia di origine romana benché fosse nato a Civitavecchia. Proprio a Roma, in piazza di Spagna 56, mantenne il domicilio legale suo padre, il cavalier Giacomo, anche quando, nominato Ispettore di I Classe del Demanio di Bologna, dovette trasferirsi con la sua numerosa famiglia. Fu a Bologna che Mola compì i primi studi presso i padri Barnabiti, mentre contestualmente, di sera, frequentava la Scuola Municipale di Disegno rivelando già all’età di dieci anni una sicura inclinazione per l’arte. Durante gli anni in cui si andava compiendo l’unità d’Italia, Mola aderiva con entusiasmo a quegli ideali; tuttavia non potendo intraprendere subito la carriera militare a causa della sua giovane età, si iscrisse nel 1866 all’Accademia Militare di Torino Contemporaneamente seguiva anche le lezioni all’Università, a cui si era iscritto per studiare architettura, e all’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove conseguì il I premio nel Corso Superiore di Decorazione. Nel 1871 Mola fu militare del Genio a Casale Monferrato, dove eseguì rilievi di fortificazioni, dedicandosi all’architettura militare. Entro l’anno trasferito a Roma, al Ministero della Guerra, in qualità di caporale addetto al servizio telegrafico. Dal ’74 al ’78 fu ufficiale telegrafico al Ministero dell’ Agricoltura, Industria e Commercio.  Roma, che si era appena unita all’Italia divenendone l’effettiva capitale, rappresentò per il giovane di vent’anni la grande occasione. La permanenza nella capitale gli permise infatti di frequentare l’Accademia di San Luca, dove subito si distinse meritando i primi premi dell’ornato e dell’architettura e conseguendo l’idoneità all’insegnamento nelle scuole. Così a ventiquattro anni Filippo Mola già si divideva nel suo impegno tra attività di docente e quella di pittore. Nel ’76 entrò a far parte, in qualità di socio, dell’Associazione Artistica Internazionale di Roma. Dal 1880 al ’90 partecipò con successo a varie Esposizioni, ottenendo premi e il consenso della stampa. Alcune sue pubblicazioni, stampate a scopo didattico, furono adottate in varie scuole governative ed estere e ottennero premiazioni e l’apprezzamento personale dell’allora Ministro della Pubblica Istruzione, P. Borselli. Ma se la vita del professore e dell’artista procedeva brillantemente, non altrettanto poteva dirsi della sua vita privata: nel 1885 morì in tenera età la figlia Beatrice e tre anni dopo avvenne la separazione legale dalla moglie, Adele Acconci Saladini, che sarebbe poi scomparsa prematuramente. Nel 1890 il Mola riscosse ancora il consenso unanime del pubblico e delle critica nella Prima Mostra della Città di Roma. Di ritorno dal viaggio in America Latina, Mola riprese l’insegnamento. Come pittore partecipò a numerose esposizioni a Roma, Milano, Livorno, Foggia conseguendo sempre onori, premi e gli elogi della stampa. Sempre intraprendente e inquieto, anche in età matura, Mola percorse più volte la Penisola, appuntando con la matita o il pennello paesaggi, avvenimenti di cronaca, fatti di costume. La morte lo sorprese in viaggio: mentre il pittore era ospite dei nipoti a Brescia fu contagiato dalla spagnola. Era il 4 agosto 1918. FILIPPO MOLA (1849-1918) - SCHOOL watercolor Buick 1909, stamp. watercolor ink drawing on laid paper, with the representation of the 1909 Buick, with man and woman at the wheel speeding at full speed, on the back stamp "school of drawing, art and painting" prof filippo mola, famous painter and teacher https://it.wikipedia.org/wiki/Filippo_Mola We don't know if the work is by him or by one of his students, so we consider it as a school. Subject of great collectible interest, perfect condition, 21.7x16 cm, c, h, Filippo MOLA Italian, 1849-1918 Grandson of the Marquis Filippo Mola, whose name the future painter renewed due to family tradition, he came from a family of Roman origins although he was born in Civitavecchia. Precisely in Rome, in Piazza di Spagna 56, his father, Cavaliere Giacomo, maintained his legal domicile, even when, having been appointed Inspector of the State Property of Bologna, he had to move with his large family.   It was in Bologna that Mola completed his first studies with the Barnabite fathers, while at the same time, in the evenings, he attended the Municipal School of Drawing, revealing a sure inclination for art already at the age of ten. During the years in which the unification of Italy was taking place, Mola enthusiastically adhered to those ideals; However, not being able to immediately embark on a military career due to his young age, he enrolled in the Military Academy of Turin in 1866. At the same time he also attended lessons at the University, where he had enrolled to study architecture, and at the Academy of Fine Arts in Bologna, where he achieved first prize in the Higher Decoration Course. In 1871 Mola was a soldier of the Engineers in Casale Monferrato, where he carried out surveys of fortifications, dedicating himself to military architecture. Within the year he transferred to Rome, to the Ministry of War, as a corporal in charge of the telegraph service. From '74 to '78 he was a telegraph officer at the Ministry of Agriculture, Industry and Commerce. Rome, which had just joined Italy and become its effective capital, represented a great opportunity for the young man of twenty. His stay in the capital in fact allowed him to attend the Accademia di San Luca, where he immediately distinguished himself, earning the first prizes for decoration and architecture and obtaining the qualification to teach in schools. So at the age of twenty-four Filippo Mola was already dividing his commitment between his activities as a teacher and that of a painter. In 1976 he joined, as a member, the International Artistic Association of Rome. From 1880 to 1890 he successfully participated in various exhibitions, obtaining prizes and the approval of the press. Some of his publications, printed for educational purposes, were adopted in various government and foreign schools and received awards and the personal appreciation of the then Minister of Public Education, P. Borselli. But if the life of the professor and the artist proceeded brilliantly, the same could not be said of his private life: in 1885 his daughter Beatrice died at a young age and three years later he legally separated from his wife, Adele Acconci Saladini, who would later disappear. prematurely. In 1890 Mola again received unanimous approval from the public and critics in the First Exhibition of the City of Rome. Returning from his trip to Latin America, Mola resumed teaching. As a painter he participated in numerous exhibitions in Rome, Milan, Livorno, Foggia, always achieving honors, prizes and praise from the press. Always enterprising and restless, even in his mature years, Mola traveled the Peninsula several times, noting landscapes, news events and customs with pencil or brush. His death surprised him while travelling: while the painter was a guest of his nephews in Brescia he was infected with the Spanish flu. It was August 4, 1918.

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