Antico-Raro Sigillo-Regno Delle Due Sicilie-Ferdinando I-Tramutola-Basilicata...

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Venditore: studiobibliograficoilmangiacarta ✉️ (12.603) 100%, Luogo in cui si trova l'oggetto: Napoli, IT, Spedizione verso: WORLDWIDE, Numero oggetto: 364799378384 ANTICO-RARO SIGILLO-REGNO DELLE DUE SICILIE-FERDINANDO I-TRAMUTOLA-BASILICATA.... ANTICO E RARO SIGILLO  IN OTTONE RIFINITO AL BULINO CON AL CENTRO LO STEMMA REALE AL MARGINE ESTERNO SI LEGGE : FERDINANDO I REGNO DELLE DUE SICILIE IN BASSO LA SCRITTA : ALESSANDRO MARICILARO TRAMUTOLA PROVINCIA DI BASILICATA MM. 40 X 40 CIRCA PESO GRAMMI 55 ESSENDO REGNANTE  FERDINANDO I IL SIGILLO E' DATABILE TRA IL 1816 ED IL 1825 IL NOME SI RIFERISCE PROBABILMENTE AD UN NOTAIO E/O AD UN FIDUCIARIO REALE MANCA L'IMPUGNATURA IN LEGNO PERALTRO  BUONE CONDIZIONI COME DA FOTO ALLEGATE RARITA' PER STUDIOSI ED AMATORI LE IMMAGINI SONO PARTE INTEGRANTE DELLA DESCRIZIONE NS. RIF. 2024-11-SS da Wikipedia Tramutola  ( Tramùtele  in  dialetto lucano [4] ) è un  comune italiano  di 2 925 abitanti della  provincia di Potenza  in  Basilicata .

Le origini di Tramutola non sono molto antiche e si ricollegano alla penetrazione nella zona dei monaci benedettini, anche se alcune teorie sostengono che un gruppo di rigettati dalla nascente civiltà Paternese (provenienti dall'antica Civitas) cercò protezione nella gola in cui è situato attualmente il paese. Nel 1144  un monaco della Badia di Cava , Giovanni di Marsico  cappellano dell'abate Falcone , che non aveva dimenticato le sue terre d'origine, attirò la simpatia di alcuni ricchi signori che donarono alla Badia di Cava la chiesa di San Pietro con annesso dormitorio e con tutti i suoi beni. La donazione fu poi perfezionata, come prevedeva l'usanza dei tempi, dal consenso del vescovo di Marsico  Giovanni II.

Questi edifici, forse fondati dai basiliani avevano raggiunto una certa importanza, perché stazione di sosta sulla strada — o sarebbe meglio dire un tratture — che da Atena Lucana , attraverso Brienza , conduceva a Marsico. Per rinunciare ai suoi diritti, la diocesi marsicana ottenne una libbra di cera, una d'incenso ed un maiale all'anno.

La fama di santità che accompagnava i Benedettini cavensi e l'opera di bonifica compiuta in una terra contrassegnata da zone paludose — il nome Tramutola deriva da "terra motola", cioè ricca d'acqua — contribuirono ad allargare il nucleo abitato. La cura dei monaci favorì la coltura del gelso e l'allevamento del baco da seta che, con il lino e la canapa e una certa produzione tessile, furono per secoli i pilastri dell'economia locale. La dipendenza dall'abbazia  di Cava consentì alla comunità tramutolese una certa protezione dalle prepotenze che altri paesi subivano da parte dei feudatari "laici".

L'abate  di Cava, che fu insignito del titolo di Barone di Tramutola, esercitava il suo governo mediante un vicario  per gli affari ecclesiastici, ed un "bajulo" per tutti gli aspetti fiscali e finanziari. I capi delle famiglie potevano far sentire la loro voce attraverso un parlamento che radunava due volte all'anno.

Manifestazioni
  • Processione in barca per la Madonna miracolosa. La festa religiosa più solenne è collegata ad un avvenimento miracoloso. La tradizionale processione che si tiene il 17 maggio celebra infatti la Madonna dei Miracoli . In un altro 17 maggio, quello del 1853 , la processione venne organizzata per invocare la pioggia, dopo che un periodo di siccità stava compromettendo la fertilità delle campagne. I testimoni presenti quel giorno giurarono di aver visto la statua della Madonna indietreggiare da sola, mentre i portatori "sentivasi sospingere indietro da una virtù sensibile". Questo fatto si ripete 5 volte, in 5 punti diversi del paese. Dopo la processione, quando la statua era già stata riposta in chiesa, sul suo petto apparve una fiammella di un acceso color rosso. Il pomeriggio del giorno seguente la pioggia, tanto invocata, fece finalmente la sua comparsa. Da quell'anno il 16, quando le strade del paese ospitano la fiera e il 17 maggio sono per Tramutola giorni di festa. L'ultima domenica di maggio, ancora nel nome della Madonna dei Miracoli, si svolge una particolare processione. La statua della Madonna è trasportata su una barca di rose, probabilmente a ricordare la devozione degli emigranti che a questo mezzo di trasporto affidavano le loro speranze per un futuro migliore.
  • Altre festività religiose sono quelle di Sant'Antonio , la domenica successiva il 13 giugno, e di San Rocco  il 28 e 29 agosto. Suggestiva è anche la processione per la ricorrenza del Corpus Domini  in giugno: il corteo avanza su un tappeto verde, composto di foglie verdi e petali di ginestre, mentre i lati della strada sono ornati con gli alberelli, collocati dagli abitanti dei diversi rioni.

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