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Numero oggetto:266400072915Bianco e Nero Rassegna di studi cinamatografici 9 10 1969 Rondolino Verdone XXX. per indice contenuti vedasi foto ad hoc. autore AA. VV tra cui Gianni Rondolino Mario Verdone Ernesto Guido Laura titolo Bianco e Nero Rassegna mensile di studi cinematografici e dello spettacolo anno XXX (trentesimo 30) 1969 Centro sperimentale di cinematografia editore EDIZIONI DI BIANCO E NERO numero 9/10 si vende esattamente quanto visibile in foto vale regola visto e piaciuto spedizione tracciata si offre e si pretende massima serietà astenersi perditempo condizioni segni del tempo e di uso abrasioni angolari normale ingallimento e una scritta a penna in copertina (1969). compatto. integro.per altre imperfezioni e ulteriori dettagli v. da foto >>no utenti feedback zero<< 1 possibile concordare spedizione combinata 2 possibile concordare ritiro a mano, eventualmente anche a Cesano Boscone o Corsico. 3 possibile concordare metodo pag alternativo per i casi 1 2 3 contattare prima di procedere con acquisto info Ernesto Guido Laura (Villafranca di Verona, 4 maggio 1932) è un critico cinematografico, giornalista e storico italiano. Cresciuto a Padova, lì frequenta la Scuola di Religione dell'Antonianum[1]. Si iscrive poi all'Università Cattolica di Milano, per approdare infine a Roma. Si dedica soprattutto alla critica cinematografica e alla storia del cinema, coltivando in particolare lo studio dei rapporti tra cinema, mass-media e fascismo. Negli anni '50 milita nei Gruppi Giovanili della Democrazia Cristiana[2]. Dal 1953 collabora a Per l'Azione, la rivista dei Gruppi[3]. Nel 1955 diventa delegato nazionale del movimento giovanile democristiano[4]. Comincia a girare cortometraggi a passo ridotto, presentati nei circuiti dei festival di cinema amatoriale e della Federazione italiana dei cineclub (FEDIC)[5][6]. Intraprende l'attività di recensore e critico sulle riviste La rassegna del film (fondata da Giovanni Conso e Fernaldo Di Giammatteo) e Bianco e Nero (rivista del Centro sperimentale di cinematografia fondata nel 1937). Di quest'ultima, in seguito, sarà direttore responsabile per diversi anni. Nel 1958 esordisce professionalmente nella regia, in collaborazione con Leonardo Autera, con Diario di una dama veneziana (Pietro Longhi), primo di una lunga serie di cortometraggi e lungometraggi documentari per cinema e televisione, che integrano ed espandono la sua principale attività storico-critica. Nel 1959 entra a far parte della commissione di selezione della ventesima edizione della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia[7], ricoprendo quel ruolo per diverse altre edizioni. Dal 1960 comincia a collaborare con la Rivista del cinematografo[8] e con altre riviste di cinema. Pubblica inoltre a suo nome numerosi volumi di taglio storico-critico dedicati a divi, generi e cinematografie nazionali. Si occupa anche di televisione, di letteratura gialla e thriller, nonché di fumetti. Esordisce anche come regista teatrale con Pittura su legno (1965), dramma tratto da un testo di Ingmar Bergman e messo in scena dal Centro Universitario Teatrale di Roma. Ricopre diverse cariche in ambito di festival internazionali e di istituzioni del mondo del cinema: dal 1965 comincia a collaborare come relatore col Salone Internazionale dei Comics, del Film di Animazione e dell’Illustrazione; dal 1969 al 1982 ne è presidente, e poi presidente onorario dal 1984 al 1992[9][10]. Nel 1969 e 1970, su chiamata del commissario straordinario Gian Alberto dell'Acqua, è direttore della trentesima e trentunesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia[11]. In seguito alle contestazioni di fine anni '60, e dopo che i registi italiani iscritti all'ANAC (Associazione nazionale autori cinematografici) si erano rifiutati di partecipare alla Mostra, nel 1968 erano stati aboliti i premi. Laura presiede dunque le prime due edizioni non competitive del festival[12]. Fra gli anni '60 e '70, Laura diviene un volto conosciuto della Rai, introducendo diverse rassegne televisive (come, ad esempio, Maestri del cinema, in onda su Rai 2). Alighiero Noschese, nella prima puntata della seconda stagione del suo programma televisivo Doppia coppia[13], fa un'imitazione parodistica del Laura critico cinematografico, prendendone di mira l'impronta cattolica. Dal 1972 al 1976, Laura ricopre inoltre la carica di amministratore unico dell'Istituto Luce[11]. Dal 1982 al 2001 è direttore del Centro sperimentale di cinematografia[14], e dal 1982 al 1989 è presidente della Mostra internazionale del Telefilm Teleconfronto di Chianciano Terme, uno dei primi Festival al mondo dedicati al telefilm[11]. Negli anni '80 è inoltre autore dei testi di diversi programmi Rai di storia e costume, fra cui Zuppa e noccioline (1989, regia di Aurelio Castelfranchi) e Anni luce (1986, regia di Gian Vittorio Baldi). Dal 1990 al 2001 dirige, in coppia con Claudio Bertieri, la manifestazione Filmvideo - Mostra Internazionale del Cortometraggio di Montecatini Terme[15]. Dal 2002 al 2009 è direttore della rivista Filmcronache, organo dell'ANCCI (Associazione nazionale circoli cinematografici italiani). Dal 2005 ad oggi è direttore artistico del Saturno Film Festival, festival itinerante nella zona dei Castelli Romani[16]. È stato presidente dell'AIRSC (Associazione Italiana per le ricerche di Storia del cinema)[11]. Con Decreto del Presidente della Repubblica del 1º marzo 2018, gli è attribuito un assegno straordinario vitalizio, ai sensi della legge 8 agosto 1985, n. 440, per l'attestazione della chiara fama e dei meriti acquisiti a livello nazionale ed internazionale. Opere Saggi e studi Il cinema cecoslovacco, Roma, Edizioni dell’Ateneo, 1960 La censura cinematografica: idee, esperienze, documenti, Roma, Edizioni Bianco e Nero, 1961. Ladri di biciclette: un film di Vittorio De Sica, Padova, Radar, 1969 I magnifici eroi del fumetto, Firenze, Sansoni, 1970 Immagine del fascismo. Come nacque, come conquistò l'Italia, chi lo aiutò, come finì, attraverso fotografie e documenti originali, Milano, Longanesi, 1973 Il C.S.C. tra tradizione e riforma, Roma, Edizioni Bianco e Nero, 1976 Alida Valli, Roma, Gremese, 1979 Comedy Italian style (in inglese), Roma, ANICA, 1980 Storia del giallo: da Poe a Borges, Roma, Studium, 1981 Il film jugoslavo (con Ljupka Lazić), Lecce, Elle Edizioni, 1982 Tutti i film di Venezia, 1932-1984, Venezia, La Biennale, 1985 L'immagine bugiarda. Mass-media e spettacolo nella Repubblica di Salò, Roma, ANCCI, 1986 Telefoni bianchi. Realtà e finzione nella società e nel cinema italiano degli anni Quaranta (con Gianfranco Casadio e Filippo Cristiano), Ravenna, Angelo Longo Editore, 1991 Nato al cinema. Carlo Ludovico Bragaglia. Cent'anni tra arti e cinema (con Lamberto Antonelli), Roma, ANCCI, 1992 Federico Fellini firmato Fellas. Racconti e disegni per il "420", Firenze, Nerbini, 1994 Fotogrammi di guerra, frammenti di cinema. L'immagine della guerra in cento anni di cinema italiano, Roma, Eserciti e Popoli Edizioni, 1995 Parola d'autore. Gianni Puccini tra critica, letteratura e cinema, Roma, ANCCI, 1995 Quando Los Angeles si chiamava Hollywood. Cinema americano tra le due guerre, Roma, Bulzoni Editore, 1996, ISBN 978-88-7119-882-8 Gesù nel cinema, Roma, ANCCI, 1997 Gli anni de l'Avventuroso, Firenze, Nerbini, 1997 Le stagioni dell'aquila. Storia dell'Istituto Luce, Roma, Ente dello Spettacolo, 1999, ISBN 88-85-09514-3 Boris e Bela: fiabe di mostri, Roma, ANCCI, 2000 Hitchcock e il surrealismo, Palermo, L'epos, 2005, ISBN 88-8302-287-4 Storia del cinema italiano 1940/1944, volume VI (con la collaborazione di Alfredo Baldi), Padova, Marsilio Editori, 2010, ISBN 978-88-317-0716-9 Narrativa La gola (con Giuseppe Pederiali e Diego Zandel), Milano, Piemme, ISBN 978-88-585-0651-6 Filmografia Regista Cortometraggi Diario di una dama veneziana (Pietro Longhi), co-regia con Leonardo Autera (1958) Riscoperta di un maestro (Lorenzo Delleani) (1959) Le marionette ceche (1964) Spielberg (1964) Le torri di Praga (1964) Alla ricerca di Franz Kafka (1965) Don Minzoni (1966) In nome di questa Italia (1970)[17] Le facce buffe (1971)[18] I mari della mia fantasia (1971)[19] Il sogno di una città (1983)[20] Lungometraggi La ragazza del villaggio - Balletto nazionale Cecoslovacco - Uomini e donne dei villaggi della Moravia (1964) La caduta del fascismo (1983) Sceneggiatore La caduta del fascismo, regia di Ernesto G. Laura (1983) Zavattini, regia di Luigi Di Gianni (1989) 12 registi per 12 città. Roma, Bologna, Palermo, Genova, Cagliari, Verona, Milano, Udine, Napoli, Torino, Bari, Firenze (1989) Le stagioni dell'aquila, regia di Giuliano Montaldo (1997)[21] Attore 1055 - Una magia senza fine, regia di Martina Manca - cortometraggio (2013) Teatro Pittura su legno (1965, regia, da un testo di Ingmar Bergman, Centro Universitario Teatrale di Roma) Per non morire (1990, regia, testo di Renato Mainardi, Compagnia C.I.E.S.) Pomeriggio buio durante l'esecuzione capitale (1991, testo, regia di Riccardo Castagnari, Compagnia C.I.E.S.) L'attesa (1992, testo, regia di Riccardo Castagnari, Compagnia C.I.E.S.) L'antro del mostro (2014, testo, Compagnia Cattivi Maestri)[22] Confessione (2015, testo e regia)[23] Riconoscimenti Premio Filmcritica-Umberto Barbaro per il volume L'immagine bugiarda. Mass-media e spettacolo nella Repubblica di Salò, Roma, ANCCI (1986) Premio "Diego Fabbri" per la scrittura teatrale (2000) Premio speciale alla carriera "Domenico Meccoli Scriveredicinema" (2008) Premio "Chaplin" (Biblioteca del Cinema “Umberto Barbaro” - rivista Cinemasessanta) a "personalità che nel campo della creazione artistica, della ricerca, degli studi, della pubblicistica e dell'organizzazione culturale hanno dato un contributo al rinnovamento e allo sviluppo del cinema italiano" (2012) Docente onorario di storia e critica del cinema nella facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Valladolid "Zasluzony dla Kultury Polskiej", medaglia di benemerito della cultura polacca Onorificenze Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica italiana «Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri» — 2 giugno 1995[24] Mario Verdone Rimasto orfano del padre Oreste, un chimico nato a Pozzuoli che perì durante la prima guerra mondiale sul monte San Gabriele poco dopo la sua nascita, crebbe a Siena, città d'origine della madre, abitando nella Contrada della Selva alla quale rimase sempre profondamente legato. Nonostante le modeste disponibilità familiari, Verdone riuscì a completare gli studi presso il liceo classico senese e laurearsi una prima volta in giurisprudenza con Norberto Bobbio - affrontando una tesi in filosofia del diritto nell'anno accademico 1939-40 - e una seconda volta in scienze politiche con Andrea Rapisardi Mirabelli, discutendo una tesi in Storia delle dottrine politiche nell'anno accademico 1941-42. Carriera Dopo un breve periodo di impiego nella segreteria del direttore amministrativo dell'Università di Siena, nell'agosto 1941 Mario Verdone si trasferì a Roma, dove avviò un'intensa collaborazione con le principali testate di argomento cinematografico (tra cui Bianco e nero e Cinema) pubblicando articoli, saggi e studi anche per molti anni a venire. Fu docente di Storia e critica del cinema, nonché studioso di tutte le forme d'arte e di spettacolo. Nel 1947 fu autore del libretto per l'opera lirica "Il vecchio geloso", da un intermezzo di Cervantes, con la musica composta da Carlo Savina. L'opera, rappresentata a Siena al Teatro dei Rozzi il 17 agosto 1948, diretta dal maestro Vittorio Baglioni con la regia di Ines Alfani Tellini, vinse il premio dell'Accademia Chigiana di Siena di quell'anno. Dagli anni cinquanta intraprese la carriera universitaria con corsi liberi di "filmologia", in vari atenei e in sinergia con il lavoro al Centro sperimentale di cinematografia di Roma. Dal 1951 fu collaboratore abituale della Rivista del cinematografo assieme a Gian Luigi Rondi, Paolo di Valmarana e Ugo Sciascia[1]. Nel 1965, per primo conseguì in organizzazioni internazionali l'innovativa libera docenza di "Storia e critica del film". Insieme con Roberto Rossellini fu anche direttore del Centro Sperimentale di Cinematografia. Inoltre, insieme con Dino De Laurentiis, faceva parte della grande giuria per l'assegnazione del premio Oscar. Morì in una clinica di Roma il 26 giugno 2009, all'età di 91 anni; i funerali vennero celebrati il 29 giugno presso la basilica di Santa Maria sopra Minerva; in seguito è stato tumulato accanto alla moglie nel cimitero del Verano di Roma.[2][3] Vita privata Sposato dal 15 settembre 1949 con Rossana Schiavina (1924-1984) ebbe da lei tre figli, Carlo (anche lui attore e regista), Luca e Silvia, anche loro registi e produttori cinematografici. Omaggi Suo figlio Carlo gli ha reso omaggio dedicandogli la pellicola Io, loro e Lara. Opere Il trionfo dell'odore, Siena, Operetta goliardica, 1945 Un avversario dei divi: Petrolini, in AA.VV., Gli intellettuali e il cinema, Roma, Bianco & Nero, 1952 Colonna sonora. Viaggio attraverso la musica del cinema italiano, Roma, Bianco & Nero, 1967 (scritto con Glauco Pellegrini) Teatro del tempo futurista, Roma, Lerici, 1969 Spettacolo romano, Roma, Golem, 1970 Petrolini e i futuristi, in Strenna dei Romanisti, Roma, Staderini, 1972 Il cinema neorealista, da Rossellini a Pasolini, Celebes editore, 1977 Fuoco di miele, Edizioni Il Ventaglio 1989, vincitore del Premio Città di Penne Federico Fellini, Edizioni Il Castoro, 1995 Le maschere romane: da Meo Patacca a Rugantino, da Ghetanaccio al Generale Mannaggia La Rocca, Roma, Tascabili Economici Newton, 1997 ISBN 88-7983-779-6 Drammaturgia e arte totale. L'avanguardia internazionale: autori teorie opere, a cura di Rocco Mario Maiorano, Soveria Mannelli (CZ), Rubbettino Editore, 2005 A Cantalupo in Sabina. Versi e memorie, Edizioni Sabinae, 2009 Programmi radiofonici Eiar Appuntamento con nonna radio, La lettera arriva, programma di Mario Verdone, trasmesso il 17 aprile 1942 Lontananze, commedia in un atto di Mario Verdone, con Stefano Sibaldi, Leo Garavaglia, Marcello Giorda, regia di Alberto Casella, trasmessa il 21 settembre 1942 Capriccio o candore, radiocommedia di Mario Verdone, con Ada Cristina Almirante, Nando Gazzolo e Fernando Farese, regia di Pietro Masserano Taricco, trasmessa 11 novembre 1942 Programmi radiofonici RAI Cronache del pargolo dottissimo, varietà in sei puntate di Riccardo Morbelli e Mario Verdone, trasmessa da Radio Firenze, regia di Umberto Benedetto agosto e settembre 1945 I divi raccontano la loro storia, Raf Vallone, programma a cura di Mario Verdone e Domenico Meccoli, trasmessa il 14 agosto 1952. La cinematografia mondiale oggi, a cura di Attilio Bertolucci, con interventi di Mario Verdone e Callisto Cosulich, trasmesso il 23 aprile 1956 Programmi televisivi Rai Album cinematografico dedicato al mare, programma realizzato da Mario Verdone per la Tv dei ragazzi, trasmesso il 4 luglio 1955 Bibliografia Sofia Corradi & Isabella Madia, Un percorso di auto-educazione. Materiali per una bio-bibliografia di Mario Verdone, Roma, Aracne Editrice 2003. Morena Del Coco, Teatro radiofonico. Dalla penna al nastro: Mario Verdone, Tesi di laurea, Università G. d'Annunzio di Chieti, Facoltà di Lettere, A.A 2005/2006, relatore Antonella Di Nallo, correlatore Gianni Oliva. Aa.Vv., Bianco e Nero, (rivista del Centro sperimentale di cinematografia) vol. 588-589, 2017. (Edizioni Sabinae, CSC). Gianni Rondolino (Torino, 13 gennaio 1932 – Torino, 9 gennaio 2016[1]) è stato un critico cinematografico e storico del cinema italiano. Biografia Per anni professore ordinario di Storia e Critica del Cinema all'Università di Torino, fu autore di saggi e volumi, fra i quali Storia del cinema d'animazione (1974), Storia del cinema (1977), Luchino Visconti (1981), Roberto Rossellini (1989), Cinema e musica (1991) e, con Dario Tomasi, Manuale del Film (1995). La sua Storia del cinema (prima edizione, 1977), è ancora oggi il testo principale delle facoltà italiane in cui si studia tale materia. Nota e discussa è pure la sua Storia del cinema d'animazione (1974, nuova edizione nel 2004), che mette in luce le lontane origini di questa forma espressiva, critica la produzione di Walt Disney e predilige opere meno commerciali e più sperimentali. Diresse la collana di cinema della casa editrice UTET. Nel 1981 fondò e diresse, insieme ad Ansano Giannarelli, il "Festival internazionale cinema giovani", divenuto poi Torino Film Festival. Nominato presidente dell'Associazione cinema giovani, per molti anni ne seguì le sorti, finché nel 2006 lasciò l'incarico dopo uno scontro con le istituzioni pubbliche. Vita privata Sposato con la scrittrice Lina Fabrizio, era padre di Fabrizio Rondolino (Torino, 1960), giornalista e scrittore, e di Nicola Rondolino (Torino, 1968 - Torino, 2013), regista cinematografico. Curiosità Fece da relatore alla scrittrice Benedetta Cibrario. Opere Gianni Rondolino, Cataloghi Bolaffi del cinema italiano, 1967 Gianni Rondolino, Storia del cinema d'animazione, 1974 Gianni Rondolino, Storia del cinema, 1977 Gianni Rondolino, Dizionario Bolaffi del cinema Italiano I registi 1979 Gianni Rondolino, Vittorio Cottafavi cinema e televisione 1980 Gianni Rondolino, Luchino Visconti, 1981 Gianni Rondolino, Roberto Rossellini, 1989 Gianni Rondolino, Casa Ejzenstejn, 1990 Gianni Rondolino, Cinema e musica. Breve storia della musica cinematografica, 1991 Gianni Rondolino, I giorni di Cabiria, 1993 Gianni Rondolino e Dario Tomasi, Manuale del film. Linguaggio, racconto, analisi, 1995 Gianni Rondolino e Francesco Rosi, Cristo si è fermato ad Eboli, 1996 Gianni Rondolino, Storia del cinema d'animazione, 2004 Gianni Rondolino, Rossellini, 2006 Gianni Rondolino, Storia del cinema classico, 2006 Gianni Rondolino, Manuale di storia del cinema, 2010
Condition:Buone condizioni
Condition:segni del tempo e di uso abrasioni angolari normale ingallimento e una scritta a penna in copertina (1969). compatto. integro.per altre imperfezioni e ulteriori dettagli v. da foto
Colore:Multicolore
Paese:Italia
Tipo:Manuale
Lingua:Italiano
Anno di pubblicazione:1969
Materia:Arte e cultura
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