ANSELMO BUCCI
Bellissimo antico ritratto del Barzini, noto viaggiatore e autore di libri di viaggio, qui inusualmente ritratto dall'artista marchigiano Anselmo Bucci.
Incisione antica originale all'acquaforte, firmata su lastra in alto a destra, in basso su lastra inciso il note del Barzini;
misura circa cm.23x14,5 (l'intero foglio, compresi i margini bianchi diseguali), cm. 15x10 la sola parte incisa all'impronta della lastra; databile primo '900.
ESEMPLARE DI INTERESSE ARTISTICO E COLLEZIONISTICO
Discreta conservazione generale, segni e difetti d'uso e d'epoca, estese fioriture, opera apparsa originariamente come tavola f.t. illustrativa di un'opera del Barzini; eventualmente meritevole di restauro (facile lavaggio), ma anche così fascinosa per il suo vissuto, e
meritevole di essere inserita sotto passpartout ed incorniciata
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Anselmo Bucci
(Fossombrone, 1887- Monza, 1955)
Nato a Fossombrone (PU) segue la famiglia nel Veneto, dove compiegli studi liceali e inizia a dedicarsi alla pittura. Nel 1904 è in Lombardia, segue i corsi dell’Accademia di Brera, ma risiede a Monza dove si lega al gruppo di artisti che, fino al 1909, vi danno vita al Coenobium. È amico di Dudreville e con lui, nel 1919, si reca a Parigi. Qui si dedica all’incisione e conosce i principali artisti presenti nela capitale francese. Viaggia ancora prima di rientrare in patria nel 1915; si arruola volontario nel Battaglione lombardo ciclisti. Nel dopoguerra ha molte mostre che lo fanno conoscere e gli procurano l’invito alla Biennale di Venezia del 1920. Aderisce a Novecento, ma dal 1925 tende a distaccarsi dal gruppo per affiancare all’attività di artista quella di giornalista e di scrittore. Nel 1930 vince il premio Viareggio con il volume Il pittore volante. Si dedica anche all’arredo dei grandi piroscafi degli anni ’30, pur continuando a prendere parte a mostre internazionali. Nel 1943 i bombardamenti su Milano gli distruggono lo studio e l’artista si trasferisce nella casa paterna di Monza. Gli ultimi suoi anni sono segnati da un progressivo isolamento. Muore a Monza nel 1955.
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