OTTIMO ETNA SCOPERTO A VINITALY 2009
VERAMENTE TIPICO ED ESPRESSIONE DELLO STUPENDO TERROIR DELL'ETNA
FRUTTO RICCO E MORBIDO E ESTREMAMENTE ELEGANTE
PRODONDO COME I GRANDI VINI E LE VECCHIE VITI SANNO DARE
CHI BEVE GLI CHAMBOLLE MUSIGNY QUESTO LO AMERA'...
Nerello Mascalese in purezza. Difficilmente al mondo si può trovare una vigna in un posto più bello dell'Etna .
Sarà per il contrasto dei colori tra in nero della lava e il verde o il giallo-ruggine autunnale delle foglie; oppure per i muri a secco di pietra lavica, ricoperti di muschi e licheni; per il paesaggio che offre l'imponenza del vulcano con i suoi perenni sbuffi di vapore e ceneri e col suo manto nevoso invernale; per la vista verso i monti Nebrodi o verso il mare, magari con lo sfondo della Calabria. E potremmo continuare a lungo decantando le lodi di posti dove veramente terra, acqua e fuoco formano un contesto quasi unico. Aggiungiamo che su questi terreni lavici, ricchi di minerali e di sostanze nutritive, cresce un'agricoltura di eccelsa qualità e siamo riusciti a quadrare il cerchio. Non ci dobbiamo sorprendere pertanto se molti imprenditori non solo vitivinicoli e non solo siciliani abbiano subito il fascino, se non un vero e proprio colpo di fulmine, della terra nera , comprando vecchi vigneti o sciare di terra dove impiantare la vigna. Così un giorno del 2005 Paolo Caciorgna , enologo con vigneto e altre attività agroturistiche in Toscana, va a trovareMarco De Grazia , suo amico, che lo porta ad ammirare i suoi vigneti e lo sprona ad acquistarne qualcuno. Paolo si innamora di un piccolo gioiello di mezzo ettaro di alberello di Mascalese di quasi cent'anni, piede franco ante fillossera, in contrada Marchesa vicino Passopisciaro , praticamente la zona dei palmenti etnei. Nel 2005 e 2006 compra le uve di questo vigneto, fa rispettivamente 1800 e 4000 bottiglie e, costatata l'ottima riuscita, lo acquista. Negli anni successivi compra altre piccole vigne così oggi Paolo possiede un megavigneto di 2,20 ha tra i 450 e 750 metri, dove l'escursione termica dà un ulteriore surplus. Per vinificare e imbottigliare si serve della cantina del suo amico De Grazia, ma è lui che segue e decide su tutto il processo a cominciare dalla vigna che tratta solo con zolfo e rame a finire alla filtrazione leggera all'imbottigliamento.