ka*manciné
Azienda agricola vitivinicola in soldano
Rossese dolceacqua “ galeae “
Zona di produzione soldano località “galeae “
Altezza sul livello del mare 400 Mt.
Vitigno piantato nel 1998 su terreno di proprietà già in precedenza vitato, storicamente ideale per questo vitigno.
Estensione 6000 metri circa
Produzione massima 60 quintali ETTARO
PRODUZIONE 2010 N. 360o BOTTIGLIE
Caratteristiche del vino:
Gradazione alcolica 13,5% vol.
colore Rosso rubino con riflessi violacei.
Al naso risulta fine, con sentori di frutta leggermente matura, floreale e con un pizzico di speziato.
In bocca è secco, caldo, morbido, discretamente strutturato, ottima la persistenza, equilibrato, fine, fresco, abbastanza sapido e nel suo insieme armonico.
Stato evolutivo giovane, capace nell’ arco di cinque o sei anni di sviluppare sentori più speziati ed eterei.
Ottimo vino per accompagnare piatti di carne e formaggio.
Ka*manciné un idea nuova il “ ka “ per ritrovare una tradizione, la produzione vitivinicola, di una famiglia storica di soldano “ i mancinei “.
Idea nata nel 1998 dalla famiglia anfosso maurizio dei mancinei.
Soldano comune del ponente ligure
Situato sulle sponde del torrente verbone
Che da il nome a questa piccola vallE
IL PRIMO ATTO NOTARILE CHE RICONOSCE L’ESISTENZA
DI QUESTO PICCOLO PAESE DI CIRCA 870 ABITANTI, è del 1267.
INIZIALMENTE LA SUA ECONOMIA PURAMENTE AGRICOLA
ERA BASATA SULLA COLTIVAZIONE DI VITE, FICHI, MANDORLE E NOCCIOLE
“CASTRUM SOLDANI” CIOè UN BORGO.
IL SUO NOME DERIVA DAL FATTO CHE VI SIANO STATI portati alcuni PRIGIONIERI SARACENI, cioè “ gente del SULTANO “ catturati DURANTE LE BATTAGLIE D’Almeria (1147) e Tortosa (1148)
Nel 1676 soldano, insieme ad altri sette comuni della zona intemeglia, si affranca dal giogo genovese, e costituisce la comunità detta degli “otto luoghi” e vive sereno fino all’avvento di napoleone e alla proclamazione della repubblica ligure.
Nella zona di “ galeae “ dove l’azienda ka*mancinè produce uno
Dei suoi più importanti vini, era considerata una delle prigioni
Dell’epoca dove i detenuti venivano deportati e lasciati a loro stessi, da qui il nome “ galea” uguale “ galere “.
“ galeae “ si trova sui 400 mt. Sul livello del mare in un anfiteatro naturale con posizione sud est. di fronte, in cima ad un poggio sorge la vigna di “ beragna “ il più storico vigneto dell’ azienda, datato 1876
Con i suoi antichi ceppi di “rossese di dolceacqua” sorretti ancora oggi, Dalle sue vecchie “scarasse” , pali di sostegno utilizzati normalmente in vigna.
È qui che la famiglia anfosso “ dei mancinei “ ha realizzato il più bel sogno, Quello di ridare vita a ciò che in epoche passate il capostipite dei mancinei aveva creato con fatiche oggi inimmaginabili.
Il nome “ mancinè “ deriva dal capostipite che essendo mancino di fatto, veniva così diversificato dai vari “ pietro” del paese.
Il nome Aggiunto alla parola “ KA ”, sta per casa, con l’uso della cappa
Che vuole ricordare la storia saracena e il tempo moderno
In cui ci troviamo.
In queste terre dove da secoli si coltiva la vigna nasce il rossese
Denominato nel 1972 “ rossese di dolceacqua” o “ dolceacqua “ prendendo il nome dal paese più rappresentativo ma non per questo
Più importante, è storia che uno dei paesi più forti per la produzione qualitativa e quantitativa era soldano .
OGGI SI Cerca di riportare la qualità in questa valle ,dove nuove
Generazioni di viticoltori stanno lavorando sorretti da sogni e
Pazzia, perché solo questa può aiutare in certe imprese al limite delle
Fatiche umane ed economiche.
Da qui nasce l’associazione “viticoltori del rossese di dolceacqua vigne storiche “ dove sette aziende dirette da giovani imprenditori,
Cercano di risolvere problemi comuni, SPONSORIZZANDO questo prodotto ancora oggi forse un po’ poco conosciuto.
Anche l’ azienda ka*mancinè partecipa a tutto questo credendo nell’associativismo come unico sbocco di salvezza per questa piccola ma grande realtà.
Il futuro e pieno di sorprese per questa giovane azienda che cerca di
Trovare il massimo in questo grande vitigno, ancora oggi sottovalutato per le sue QUALITA . la ricerca punta alla nobiltà degli aromi, che solo una zona come la nostra può esprimere CON I SUOI GRANDI profumi.
KA*MANCINè Maurizio Anfosso, un sorriso grande così sotto una criniera nera di riccioli apparentemente confusi. Sono pochi anni che si dedica esclusivamente alla produzione dei suoi vini ma i risultati non tradiscono la giovane età di questo vignaiolo, una delle molte promesse di questo terroir poco battutto da guide e premi ma così ricco di qualità. Questo Galeae è pura macchia mediterranea. Una corrispondenza naso-bocca disarmante da quanto è precisa. Un vino fatto di finezze più che di muscoli così come vorresti fosse un Rossese di classe: stoffa da vendere ma con grazia. Il sorso gioca tutto sulla decisa ma fine speziatura che ti strapazza tra ricordi salmastri, mirto e macchia. Una speziatura da vitigno per questo rosso maturato in solo acciaio. Fresco, sapido, equilibrato, reinvita di continuo a riempire il calice e la bottiglia, a poco più di 10 euro in enoteca, termina in fretta. Sono le nuove leve del Rossese, sono i vignaioli che con gli Anfosso, i Pisano, i Maccario e i tanti giovani in gamba, porteranno lustro alla nostra Liguria, con rossi versatili, di grande carattere e stoffa capaci di durare nel tempo.
Ka Mancinè - una Storia Saracena I Mancinei hanno un forte legame con Soldano, il cui nome deriva dal fatto che vi siano stati portati alcuni prigionieri saraceni, cioè "gente del sultano" catturati durante le battaglie d'Almeria (1147) e Tortosa (1148). La Zona "Galeae" dove attualmente l'azienda Ka Mancinè produce uno dei più importanti vini, ha il suo nome perchè i suddetti progionieri vi erano detenuti e fatti lavorare (Galeae = Galera in dialetto ligure).
Si trova in collina a circa 400mt. sul livello del mare, sorge e fa parte della "cima della mola" mentre sotto troviamo "Beragna" una vigna datata nel 1876 come da lapide in muratura riportata in un vecchio casone, con i suoi antichi ceppi di "Rossese di Dolceacqua" sorretti ancora oggi da vecchissime "scarasse" pali sostegno utilizzati ancora oggi in vigna.
È qui che la famiglia Anfosso "dei mancinei" ha realizzato in più bel sogno, quello di ridare vita a cio che in epoche passate il capostipite dei "mancinei" aveva creato con fatiche oggi inimmaginabili. Il nome "Mancinè" deriva dal capostipite che essendo Mancino di fatto, veniva così diversificato dai vari Pietro del paese. Il nome aggiunto alla parola Ka sta per casa con l'uso della K che vuole ricordare la storia saracena, e il tempo moderno in cui ci troviamo.
Il futuro è pieno di sorprese per questa giovane azienda che cerca di trovare il massimo in questo grande vitigno ancora oggi sottovalutato per le sue qualità. La ricerca punta alla nobiltà degli aromi che solo una zona come la nostra può
In cantina Maurizio Anfosso fa tutto da solo, mentre per la cura delle vigne e la vendemmia ha collaboratori a costo zero, cioè i propri parenti. "Il matto di famiglia" ha conquistato già alla prima uscita 2006 premi e critica. Umile, entusiasta, lui dà tutto di sè per raggiungere gli obiettivi più impegnativi: 2006 la produzione è stata di appena 1.500 bottiglie, in 2007 è stata di 7.000 bottiglie, ma l'obiettivo è di raggiungere 25.000 bottiglie, soglia sotto quale fare vino e venderlo resta un hobby. Essendo la rivelazione del ponente ligure. Il suo patrimonio sono le viti che buona parte risalgono alla fine dell'Ottocento. Prendendo sempre la "sua strada", che è quella della tradizione pura, spingendo la vendemmia fino al limite, Maurizio ha creato il suo Rossese anomalo che già alla prima uscita ha conquistato premi e critica.
In cantina Maurizio Anfosso fa tutto da solo, mentre per la cura delle vigne e la vendemmia ha collaboratori a costo zero, cioè i propri parenti. "Il matto di famiglia" ha conquistato già alla prima uscita 2006 premi e critica. Umile, entusiasta, lui dà tutto di sè per raggiungere gli obiettivi più impegnativi: 2006 la produzione è stata di appena 1.500 bottiglie, in 2007 è stata di 7.000 bottiglie, ma l'obiettivo è di raggiungere 25.000 bottiglie, soglia sotto quale fare vino e venderlo resta un hobby. Essendo la rivelazione del ponente ligure. Il suo patrimonio sono le viti che buona parte risalgono alla fine dell'Ottocento. Prendendo sempre la "sua strada", che è quella della tradizione pura, spingendo la vendemmia fino al limite, Maurizio ha creato il suo Rossese anomalo che già alla prima uscita ha conquistato premi e critica.
Uomini dai visi duri
Uomini di carattere
Uomini di pietra
come le case
come le terrazze dove
le vigne crescono
tra terra e roccia
tra cielo e mare
con la durezza che li distingue
con la tenacia che dimostrano
sono capaci di creare
un nobile vino
che racconta di fatiche
di sudore
di un mondo verticale
di una terra tra cielo e mare
impossibile da dimenticare
come i profumi delica