Medaglia Jeans Renoir IN Pierot Bianco Regista Nuova Onda Cinema Medal
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____________ 171-tir80 Medaglia in bronzo della Zecca di Parigi (marchio della cornucopia del 1880). Coniato nel 1973. Bella copia. Artista / Graartista/scultore :Simon Goldberg. Dimensione : 72 mm. Peso : 191 g. Metallo : bronzo . Punzone sul bordo (segno sul bordo) : Cornucopia + bronzo +1973. Consegna rapida e precisa. Il supporto non è in vendita. Lo stand non è in vendita. Jean Renoir, nato il 15 settembre 1894 a Parigi e morto il 12 febbraio 1979 a Beverly Hills, è un regista e sceneggiatore francese. Secondo figlio1 del pittore Auguste Renoir, i suoi film hanno avuto un profondo impatto sui cambiamenti del cinema francese tra il 1930 e il 1950, prima di aprire le porte alla Nouvelle Vague. Jean Renoir è nato nel 1894 nel quartiere di Montmartre, “la casa era il padiglione 6 di 13 rue Girardon”2, di fronte allo Château des Brouillards3”. Sua madre è Aline Charigot, ex modella di suo padre, che Auguste Renoir sposò nel 1890. Per prendersi cura di lui, i Renoir portano da Essoyes, il villaggio di Aline, Gabrielle Renard, che sarà la musa ispiratrice del pittore e manterrà rapporti molto profondi con Jean. Jean Renoir fu battezzato nel 1896 nella chiesa Saint-Pierre de Montmartre a Parigi. La sua madrina è Jeanne Baudot e il suo padrino Georges Durand-Ruel4. Dopo studi mediocri, si arruolò nell'esercito nel 1913 e si unì al corpo dei dragoni. Nel 1914, allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, fu quartiermastro del 3° squadrone del 1° reggimento dragoni agli ordini del capitano Louis Bossut, possibile modello del capitano de Boëldieu di La Grande Illusion. Nell'aprile del 1915, appena entrato nei cacciatori alpini, Renoir si vide fratturare il collo del femore da un proiettile, durante una pattuglia sulle alture di Orbey, in Alsazia, ferita che lo costrinse a zoppicare per tutta la vita. Evitò per un pelo l'amputazione grazie alla presenza fortuita della professoressa Laroyenne de Lyon, allora infermiera sotto bandiera, che si oppose a questo intervento chirurgico. Nel giugno 1915, ricoverato a Besançon, apprende della morte di sua madre all'ospedale di Nizza. Convalescente a Parigi, accanto al padre, Jean trascorse la vita al cinema, vedendo fino a venticinque film a settimana, tra cui I misteri di New York e i film di Charlie Chaplin. Nel 1916 tornò al fronte e prestò servizio nell'aviazione, dove la gamba malata non gli diede fastidio. Fu assegnato a uno squadrone di ricognizione e lì imparò la fotografia6. Nel 1920 si stabilisce come ceramista a Cagnes7 e sposa una delle modelle di suo padre, Andrée Heuschling, "di insolita bellezza". Jean, che vuole farne una star del cinema, scrive un racconto, Catherine, che lui stesso finanzia e fa dirigere da Albert Dieudonné. Andrée Heuschling diventa Catherine Hessling. Il film finito è stato una delusione per Jean, ma, dice, “il demone della regia era in me. » La scoperta, nel 1924, del film di Erich von Stroheim, Folies de femmes (Foolish Wives), lo entusiasmò e decise il resto della sua carriera. Il suo primo lungometraggio, La Fille de l'eau (1924), è una favola bucolica dall'estetica impressionista, in cui recitano la sua giovane moglie e il fratello maggiore, Pierre Renoir. L'accoglienza mista riservata al film, tuttavia, non ha scoraggiato il regista. Poco dopo, nel 1926, si lanciò in una produzione costosa, Nana, basata sul romanzo di Émile Zola. Per finanziare questo costoso film, vendette diversi dipinti ereditati da suo padre. Il fallimento commerciale del film lo distolse a lungo dalla produzione. Seguirono una serie di opere dalle ispirazioni molto diverse: Il piccolo venditore di fiammiferi (1928), secondo Andersen, un'incursione nell'espressionismo; Tire-au-flan (1928), commedia militare; We purge baby (1931), dopo Georges Feydeau, il suo primo film sonoro. Nel 1927, Jean Renoir accettò di interpretare un semplice ruolo in La P'tite Lili, un cortometraggio di Alberto Cavalcanti, per aiutare Catherine Hessling a diventare una star del cinema. Per una sorprendente coincidenza, questo film riunisce le tre compagne più importanti della sua esistenza: la prima moglie Catherine Hessling, la sua "montatrice e compagna"8 degli anni '30 Marguerite Renoir e Dido Freire, amica di Cavalcanti, che diventerà la sua seconda moglie9. Periodo realistico e impegno politico La Chienne (1931) segna una svolta nell'opera di Jean Renoir. È uno dei primi film sonori francesi, adattato da un romanzo di Georges de La Fouchardière; La Chienne offre a Michel Simon il ruolo di un piccolo borghese martirizzato dalla moglie e maltrattato da una donna di facili costumi, a sua volta manipolata dal suo magnaccia. Le riprese di La Chienne furono anche la causa della separazione di Renoir e Catherine Hessling, delusi per essere stati sostituiti da Janie Marèse per il ruolo principale femminile. Dal 1932, Renoir visse con Marguerite Houllé, conosciuta nel 1927 sul set di La P'tite Lili, montatrice di sua fiducia e che lavorò a tutti i suoi film dal 1931 al 1939. Marguerite prese il nome di Marguerite Renoir, anche se la loro vita insieme non fu mai ufficializzata. Dopo La Nuit du carrefour (da Georges Simenon, 1932), in cui Pierre Renoir interpretava il commissario Maigret, il regista girò una serie di grandi opere: Boudu salvato dalle acque (sempre con Michel Simon, 1932), Le Crime di Monsieur Lange ( con Jules Berry, direttore del 193 1924: Catherine (proiettato solo privatamente) 1925: La ragazza dell'acqua 1926: Nanà 1927: Su una melodia di Charleston 1927: Una vita senza gioia (seconda versione di Catherine Nell'aprile del 1915, appena entrato nei cacciatori alpini, Renoir si vide fratturare il collo del femore da un proiettile, durante una pattuglia sulle alture di Orbey, in Alsazia, ferita che lo costrinse a zoppicare per tutta la vita. Evitò per un pelo l'amputazione grazie alla presenza fortuita della professoressa Laroyenne de Lyon, allora infermiera sotto bandiera, che si oppose a questo intervento chirurgico. Nel giugno 1915, ricoverato a Besançon, apprende della morte di sua madre all'ospedale di Nizza. Convalescente a Parigi, accanto al padre, Jean trascorse la vita al cinema, vedendo fino a venticinque film a settimana, tra cui I misteri di New York e i film di Charlie Chaplin. Nel 1916 tornò al fronte e prestò servizio nell'aviazione, dove la gamba malata non gli diede fastidio. Fu
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