CUSCINO DELLA SUOCERA - ECHINOCACTUS GRUSONII, 10 SEMI SELEZIONATI
L’Echinocactus grusonii , volgarmente noto come cuscino della suocera , è una pianta appartenente alla famiglia delle Cactaceae, endemica del Messico centro-orientale. Il nome della pianta deriva dal greco echinos , porcospino, per via delle numerosissime spine che ricoprono il fusto. Ha fusto grossolanamente cilindrico o globoso, che si appiattisce verso l'apice; in condizioni ottimali può raggiungere i 90 cm di diametro. È una pianta xerofila cioè adattata ai climi aridi: infatti il fusto è verde per svolgere la fotosintesi clorofilliana e le foglie sono trasformate in spine per non disperdere acqua. Le costolature sono ornate da areole ricoperte da peluria giallastra, da 8-10 spine radiali e 3-5 spine centrali. Le spine sempre gialle oro o bianche (nelle varietà albina). I fiori sono prodotti solo dalle piante adulte (oltre i quindici anni di vita); sono cotonosi, a forma di imbuto, di colore giallo-verde, e possono raggiungere una lunghezza di 5–7 cm. È nativa delle zone desertiche del Messico. La maggior parte degli Echinocactus tollerano bene il freddo, a volte fino a -7 °C. Questa specie si propaga facilmente attraverso semi, raggiungendo circa 10 cm di diametro dopo il primo o secondo anno dalla semina. Le piante del genere Echinocactus come quelle di Ferocactus vanno coltivate in pieno sole, avendo l'avvertenza in primavera di esporle gradualmente alla luce diretta del sole per evitare scottature. ISTRUZIONI DI GERMINAZIONEIl momento migliore per l'avvio di una semina è la fine di Marzo, quando cioè è scongiurato, quasi del tutto, il pericolo di gelate notturne; meglio ancora se si dispone di una piccola serra o veranda ben illuminata. Procurarsi delle cassettine basse di polistirolo, che dovranno essere riempite fino a 3 o 4 cm dal bordo con una composta molto ricca, formata da humus, terriccio di foglie, torba, sabbia di fiume, terra di campo, ghiaino fine (oppure lava o argilla espansa del tipo sottile) tutti in parti uguali, alle quali andranno unite, infine, un pugnetto di concime granulare per ogni dieci litri di composta. Quest'ultima dovrà essere vagliata soltanto per lo strato superficiale che servirà da letto per la nascita delle piccole piantine. A questo punto bisogna suddividere la superficie in tanti settori, quante saranno le specie da seminare; spargere attentamente i semi. Ricoprire, appena appena, i semi con della sabbia di fiume ed innaffiare con un vaporizzatore più volte, impregnando totalmente tutta la massa della composta. Quindi applicare una lastra di vetro a mò di coperchio ermetico e sistemare la cassetta in un luogo caldo e molto luminoso, ma non sotto la luce diretta del sole. La temperatura ottimale per la germinazione è tra i + 20° ed i + 30°, con la massima umidità possibile. La germinazione è anche stimolata da una certa escursione termica notturna, tale comunque, da non far scendere la temperatura al di sotto dei + 15°/ + 10°. Nel giro di alcuni giorni dovrebbe germinare la maggior parte dei semi. Dopo due settimane sarà necessario arcare gradualmente la semina interponendo degli spessori sotto il vetro per evitare il marciume o la crescita di muffe e muschi, altrimenti inevitabile (si previene spruzzando un prodotto antimuffa). Giunti a Luglio sarà indispensabile diradare le piantine ripicchettandole in un'altra cassetta senza vetro di copertura. È questa una operazione che va effettuata con la massima delicatezza per non danneggiare i peli radicali. Le piantine andranno distanziate tra di loro di circa 2/3 cm. Sistemare le nuove cassette in luogo caldo, molto luminoso, ma non sotto i raggi del sole, ed innaffiate spesso in Luglio ed Agosto. Chi volesse seminare anche in inverno può farlo in un germinatoio riscaldato ed illuminato artificialmente.
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